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Padmapâni con divinità femminiliNepal - Pietra - Alto cm. 34x26 - XI-XII Sec.Il Bodhisattva Padmapâni, “Loto in mano”, appartiene alla Famiglia del Loto, il cui capostipite è il Buddha Cosmico Amitâbha, custode della direzione occidentale, raffigurato sul diadema da lui indossato. Fu una delle prime figure di Bodhisattva a fare la sua comparsa, come attendente, accanto a quella del Buddha storico Shâkyamuni. È ritratto mentre stringe con la mano sinistra il lungo stelo di un fiore di loto sbocciato all’altezza del suo volto, mentre con la mano destra compie il gesto del dono che dispensa la dottrina buddhista. Il Bodhisattva è qui affiancato da due divinità femminili, probabilmente Târâ e Bhrkhutî, le quali sovente vengono ritratte in qualità di sue attendenti (1). Questo rilievo in pietra presenta alcune affinità stilistiche, quali ad esempio il modo in cui è raffigurato il torso della figura principale, la sua veste, l’alone di forma leggermente appuntita e i fiori di loto sui quali si ergono le figure, con rilievi e sculture databili dal VII all’XII secolo (2). Quest’opera poteva essere collocata in una nicchia sull’urna di uno stupa, o in un tempio.
(1) Erberto Lo Bue, Tesori del Tibet. Oggetti d’arte dai monasteri di Lhasa, La Rinascente, Milano 1994, p. 109. (2) Cfr. Mary Sheperd Slusser, Nepal Mandala. A Cultural Study of the Kathmandu Valley, Mandala Book Point, Kathmandu 1998, figg. 276, 470, 471; Pratapaditya Pal, The Arts of Nepal, vol.1, Sculpture, Brill, Leiden-Köln 1974, figg. 187,191 e 202; e Ren- zo Freschi (a cura di), L’arte del buddhismo dall’India alla Cina/ The Art of Buddhism from India to China, Renzo Freschi-Orien- tal Art, Milano 1999, pp. 84-85. ALC (Free Circulation) |