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Copertine di libri

Nepal - Avorio - Lunghe cm. 22,5 x 5,5 - XVI Sec.

Queste copertine intagliate impreziosivano verosimilmen- te due libri differenti: il primo conteneva forse l’agiografia del Buddha storico Shâkyamuni o qualche testo a lui at- tribuito (sutra), e il secondo una versione della Prajnâpâra- mitâ, la “Perfezione della Saggezza”, redatto probabilmen- te dal filosofo e maestro indiano Nâgârjuna.
Sulla prima copertina, infatti, sono raffigurati alcuni mo- menti salienti della vita di Shâkyamuni: al centro l’esposi- zione del suo primo sermone nel parco delle gazzelle a Sârnâth, evocato dal suo gesto, quello dell’insegnamen- to e della messa in moto della Ruota della Dottrina; a de- stra la sua nascita miracolosa dal fianco della madre, Mahâ Mâyâ, assistita da tre delle principali divinità del pantheon induista, Shiva, Indra e Brahmâ; a sinistra il raggiungimento dell’Illuminazione, evocato dal gesto di toccare la terra chiamandola a testimoniare la sua realizzazione, presen- ziato da due forme del Bodhisattva Padmapâni (vedi sche- de nn. 2 e 3).
Sulla superficie della seconda copertina è raffigurata, al centro, la dea Prajnâpâramitâ, manifestazione antropo-
morfa del ciclo omonimo, alla sua destra una delle sue trentatre diverse manifestazioni o, verosimilmente, Târâ, mentre alla sua sinistra è raffigurata Vasudhârâ 1, una divi- nità particolarmente venerata dai buddhisti newar della Valle 2. Sul segmento frontale del diadema indossato dal- la figura centrale è appena visibile l’immagine di Akshobh- ya, il Buddha Cosmico che presiede alla sua Famiglia di appartenenza. Questa Prajnâpâramitâ a sei braccia reg- ge il fiore di loto e il libro che ella stessa rappresenta, mentre con le mani principali compie il gesto del omaggio (na- maskâra-mudrâ). Gli aloni che circondano le tre dee e le due immagini di Shâkyamuni sono molto simili a quello riprodotto in questo catalogo (vedi scheda n.7), probabil- mente coevo. Lo stile con cui sono realizzate le piante, probabilmente banani, dietro alle immagini, e altri detta- gli, ricorda quello di un testo della Prajnâpâramitâ realiz- zato in Nepal agli inizi del XIII secolo 3.
I due fori centrali visibili su entrambe le copertine serviva- no per permettere il passaggio di un cordoncino che do- veva tenere insieme le pagine del libro.

1 Cf. Pratapaditya Pal, Himalayas. An Aesthetic Adventures, The Art Institute of Chicago in association with the University of California Press and Mapin Publishing, Chicago 2003, pp. 52- 53, fig. 26.
2 Cf. Ibid.,p. 43, fig. 19. 3 Cf. Ibid., p. 53, fig. 26.

ALC (Free Circulation) 

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