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Decorazioni di stipiti

Tibet - Rame dorato - Alto cm. 52x22,5 - XVI Sec.

Questi elementi in rame sbalzato, realizzati presumibilmente da artisti newar, ricoprivano probabilmente gli stipiti del portale di un tempio. Su di essi sono raffigurati due Nâga sormontati da alcuni simboli sacri. I Nâga sono divinità-serpente che abitano e proteggono il sottosuolo, la cui origine è legata ad antichi culti risalenti all’epoca della civilizzazione della Valle dell’Indo. Una delle prime raffigurazioni di divinità- serpente è visibile in un sigillo proveniente da Mohenjo-Daro, in Pakistan (1). Il regno dei Nâga, secondo la tradizione india- na, custodirebbe tesori meravigliosi e palazzi, e sarebbe amministrato da tre grandi sovrani, menzionati in diverse leggende puraniche. Il culto dei Nâga venne assimilato dal buddhismo molto presto, mantenendo intatte le sue caratteristiche, e il loro regno mitico si allargò a tutte le fonti d’acqua: laghi, fiumi, sorgenti. Otto grandi Re Nâga sono comunemente elencati nei testi buddhisti. I Nâga possono manife- starsi non solo sotto forma di serpenti, ma anche di esseri per metà umani e per metà serpenti, o in forma totalmente umana. I due qui raffigurati hanno la parte inferiore del corpo serpentiforme, che esce dalle acque, in parte coperta da una corta veste mossa dal vento. Con le braccia questi due Nâga sollevano il Vaso degli Inestinguibili Tesori (2) sormontato da un fiore di loto, sul quale sono adagiati i Tre Gioielli fiammeggianti, simboleggianti il Buddha, la sua dottrina e la comunità dei suoi seguaci. Il vaso è parzialmente coperto da una sciarpa in seta proveniente dal regno degli dèi, e al suo interno è contenuta l’acqua di longevità in grado di generare ogni sorta di bene prezioso, spirituale e materiale. La funzione del vaso sormontato dai Tre Gioielli è quella di elargire abbondanza e tenere lontane le forze nefaste.

(1) Cf. Susan L. Huntington - John C. Huntington, The Art of Ancient India, Weatherhill, Boston - London 2006, p. 22, fig. 2.14. (2) Cf. Robert Beer, The Handbook of Tibetan Buddhist Symbol, Serindia, Chicago - London 2003, pp. 6-7.

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