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Sambandar (manifestazine di Shiva)

Tamil Nadu India del Sud - Bronzo - Alto cm. 36 - Periodo Chola XIII Sec.

Sambandar è in espressione danzante al di sopra di un fiore di loto, con la gamba sinistra sollevata e il braccio sinistro esteso; rivestito in una cintura con campane e con elaborati gioielli che adornano le sue caviglie, braccia, torace, collo e le orecchie, con il  volto  e le labbra sorridenti gioioso, con gli occhi a forma di mandorla, sormontato da un alto copricapo conico, con patina verdastra globale essendo proveniente da scavi, nel complesso in ottimo stato di conservazione.

Secondo la leggenda, Sambandar accompagnava spesso suo padre al tempio.

Quando suo padre fece il bagno rituale, il bambino fù lasciato solo e si mise a piangere.

Al ritorno il padre, trovò il  bambino a giocare felicemente con una coppa d'oro e aveva dolci di latte, il suo mento era rivolto verso il basso.

Chiese interessato suo padre, domande circa l'origine dei dolci di latte, Sambandar alzò la mano e la punta verso il tempio a indicare l'immagine della dea seduto accanto a Shiva.

Dopo aver bevuto questa tazza di latte divino, il bambino si dice sia scoppiato in canti e balli, lodando Shiva e Parvati.

 Il bronzo è un elegante Sambandar eseguito con indosso il suo tradizionale cintura di campane (kinkini SARA) e un filo sacro che circondano entrambi i lati del suo corpo. L'iconografia è molto strettamente legate alla danza di Krishna, ma Sambandar ha sempre un dito di una mano che punta verso l'alto, gesticolando verso la divina coppia.

Questa fusione delle rappresentazioni è probabile evoluzione della somiglianza concettuale, con Krishna.

 

Si può confrontare con un altro esempio presso il Museo Linden Stoccarda, in V. Dehejia, sensuale e La Sacra, Chola Bronzi dal South India, 2002, p. 154, cat. no. 28t.

Indian art & connoisseurship edited byu John Guy p. 142-143 fig. 3  

 

ALC (Free Circulation) 

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